Continua la crisi diplomatica tra Roma ed Ankara dopo le parole del premier italiano Mario Draghi, che martedì scorso, parlando del trattamento riservato dal governo turco alla presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, lasciata senza sedia durante un incontro ufficiale ad Ankara, aveva definito il presidente Recep Tayyip Erdogan un “dittatore”.
Per tutta risposta Ankara ha richiamato l'ambasciatore e preteso le scuse ufficiali del governo italiano. Scuse che non sono ancora arrivate.
E così, secondo quanto si legge su Repubblica, è partito il boicottaggio turco verso le aziende italiane.
La prima vittima dello scontro diplomatico è il colosso tecnologico Leonardo. Il governo di Ankara avrebbe deciso di sospendere l’acquisizione di dieci elicotteri di addestramento AW169. Un affare da 70 milioni di euro, prima tranche di una fornitura del valore complessivo di 150 milioni, concordata a fine marzo.
Ora la trattativa, secondo lo stesso quotidiano, sarebbe congelata. Repubblica assicura che sarebbero a rischio anche gli affari con due società private e Ansaldo Energia.
Così da Ankara sono determinati a fare pressione sul piano economico per spingere il governo italiano a fare un passo indietro. L’interscambio fra Italia e Turchia, del resto, vale più di 10 miliardi di euro l’anno...Continua su Articolo Originale...
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