M5S e PD vorrebbero far fuori la Lega dal governo per imporre : Patrimoniale, Immigrazione di massa e Ddl Zan
– “Se qualcuno pensa di buttarci fuori ha sbagliato a capire“. Le parole di Matteo Salvini risuonano nell’Aula del Senato, dove si sta discutendo il PNRR. Il leader della Lega ha lanciato un chiaro messaggio a chi, tra le fila della maggioranza, nei giorni scorsi aveva messo in dubbio il ruolo del Carroccio all’interno del governo.
Il leader della Lega accerchiato
Salvini si è rivolto direttamente a Mario Draghi, ringraziandolo per “il piano ambizioso che ha fatto” e per “aver superato i ritardi di alcuni che hanno sonnecchiato“. In un secondo momento, l’ex ministro dell’Interno ha invitato il premier a “fidarsi di chi ha il coraggio di difendere le proprie idee anche prendendo posizioni scomode” e “diffidare di chi dice sempre e solo sì per amore di poltrona“. Chiaro il riferimento alla sinistra, al Partito Democratico guidato da Enrico Letta e al Movimento 5 Stelle ormai sempre più in caduta libera. Da giorni dem e grillini accerchiano il leader della Lega e lo punzecchiano sui temi a lui più cari, riaperture e immigrazione in primis.
“Noi siamo qua e qua rimaniamo orgogliosi e convinti per aiutare il nostro Paese“, ha aggiunto ancora Salvini, sottolineando la lealtà del suo partito al governo Draghi. “La Lega c’è. Siamo alleati leali. Purtroppo, dice qualcuno a sinistra. Noi abbiamo risposto all’appello di Mattarella mettendo prima l’Italia rispetto all’interesse di partito“, ha ribadito il senatore leghista in risposta alle recenti polemiche che lo hanno visto come protagonista.
La carica della sinistra
Basta riavvolgere il nastro di qualche ora per imbattersi in molteplici accuse lanciate dall’asse Pd-M5s all’indirizzo della Lega. Il ritornello è sempre lo stesso: il Carroccio, a detta dei suoi detrattori, non farebbe altro che protestare contro le decisioni prese dal governo del quale fa parte. L’occhio del ciclone è il coprifuoco, provvedimento osteggiato, tra l’altro, dalla raccolta firme avanzata dalla Lega Nord. “Mi stupisce Salvini che partecipi a una raccolta firme contro il coprifuoco decisa dal governo dove siede“, aveva commentato, nei giorni scorsi, il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Constatiamo che la Lega ha un atteggiamento assolutamente strumentale finalizzato più all’ossessione di non scomparire che non al bene comune del Paese. Trovo inaccettabile che una parte del governo raccolga le firme in opposizione al governo stesso. Questo atteggiamento non è corretto perché mina la credibilità di chi lo fa innanzitutto“, aveva invece tuonato Nicola Zingaretti. Salvini ha rispedito al mittente ogni accusa, preferendo concentrarsi sul Pnrr. Il leader della Lega è infatti soddisfatto per la mediazione sul coprifuoco. Già a maggio, valutando l’andamento dei contagi, la misura potrà essere modificata. Il pressing di Lega e Forza Italia, ovvero il centrodestra di governo, “ha dato i suoi frutti con una posizione comune a tutta la maggioranza“. Ma le polemiche non si fermano.
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