Se venisse approvato il Ddl Zan anche il comico Crozza rischierebbe la denuncia per “omofobia”. È quasi dittatura rossa
Di Gianfranco Ferroni – «Con il ddl Zan pure un comico come Maurizio Crozza rischia grosso». A parlare è un parlamentare del Partito democratico che di nascosto non «sposa» la linea del suo segretario Enrico Letta sul tema del disegno di legge dedicato alla lotta contro l’omofobia. Per l’esponente del Nazareno «l’applicazione di una norma del genere può causare rischi penali anche a chi esercita professionalmente la satira: basta andare a vedere come Crozza interpreta personaggi come il cardinale Angelo Becciu o il presidente della regione Calabria Nino Spirlì.
Fare la caricatura con gesti o mossette potrà costare caro, indipendentemente dal gradimento dell’interessato. E in tv pure film come “Il vizietto” con Ugo Tognazzi non andranno più in onda». Forse l’antilettiano non esagera…
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