Ecco i veri numeri della mortalità da vaccino: lo studio del CNRS censurato dal regime sanitario francese
Di Edoardo Gagliardi – I sostenitori del vaccino anti-Covid19 possono continuare a decantarne i benefici, ma farebbero bene anche ad accogliere qualche voce critica che, dati alla mano, mette in guardia dai possibili effetti collaterali.
In Francia è uscito uno studio, pubblicato dal sociologo Laurent Mucchielli, direttore di ricerca al CNRS, Centro nazionale delle ricerche scientifiche di Parigi, che mette in evidenza le correlazioni tra decessi e somministrazione di vaccini anti-Covid. Il documento, firmato anche da altri studiosi quali Héléne Banoun, Emmanuelle Darles, Vincent Pavan e Amine Umlil, è stato pubblicato sul blog tenuto da Mucchielli sul sito Mediapart.
Evidentemente il post non è piaciuto ai gestori del sito, che infatti hanno censurato lo studio e rimosso il post. I cittadini però possono ancora leggere i risultati della ricerca, poiché è stata ripubblicata da France Soir, quotidiano francese. Lo studio è consultabile a questo link.
Ma che cosa si trova nello studio esattamente?
Lo spiega lo stesso Mucchielli: “La realtà mostra che questi vaccini hanno più effetti collaterali, più o meno gravi di quelli che li hanno preceduti. Abbiamo visto che nei Paesi Bassi si raggiunge un tasso di 2,7 decessi per 100.000 vaccinati (16,5 milioni di vaccinati, 448 decessi). In Francia e negli Stati Uniti, questo tasso sale a circa 3,7 decessi ogni 100.000 vaccinati. E in Gran Bretagna questo tasso sale addirittura a 4,3 decessi ogni 100.000 vaccinati, molto probabilmente a causa della preponderanza del vaccino AstraZeneca, noto dal marzo 2021 come il più pericoloso dei quattro vaccini comunemente usati” – si spiega nello studio.
Questi i dati relativi al vaccino Pfizer, (dallo studio del sociologo Mucchielli ed altri):
Questi i dati relativi al vaccino AstraZeneca:
Questi i dati relativi al vaccino Moderna:
Questi i dati relativi al vaccino Johnson & Johnson:
Per capire la portata degli effetti avversi dei vaccini, si prenda il caso degli Stati Uniti.
Al 16 luglio 2021, quando 160 milioni di americani si erano sottoposti al alla somministrazione, i vaccini contro il covid sono stati correlati a più di 6.000 decessi, verificatisi principalmente entro 48 ore dalla vaccinazione, il che rafforza notevolmente la presunzione di causalità tra il vaccino e il decesso. Da sola e in soli 6 mesi, la vaccinazione anti-Covid19 ha rappresentato il 36% di tutta la mortalità vaccinale negli Stati Uniti per 30 anni.
“Detto altrimenti – riportiamo le parole del sociologo Mucchielli – la vaccinazione anti-Covid19 in 6 mesi ha contribuito a uccidere 5 volte più persone rispetto alla vaccinazione antinfluenzale in 30 anni”.
Secondo i ricercatori la mortalità indotta dai vaccini anti-Covid19 è senza precedenti, non rientrerebbe nella normale casistica degli effetti collaterali, anche gravi comuni a tutti i farmaci. Le aziende farmaceutiche avrebbero quindi un dovere non solo medico ma anche morale nei confronti delle persone.
“Questa mortalità da vaccino è particolarmente grave e il suo occultamento lo è ancora di più. Anche ridotto ai suoi più elementari principi etici, l’approccio a tale questione in termini di sanità pubblica dovrebbe portare a sospendere urgentemente la campagna vaccinale, ad approfondire i dati di tale farmacovigilanza (in particolare secondo le fasce di età e secondo i vari fattori di rischio) e, al termine di una meticolosa analisi beneficio/rischio, determinare a quali specifiche categorie della popolazione è possibile offrire la vaccinazione senza il rischio che gli effetti avversi gravi siano più numerosi delle forme gravi di Covid da cui si suppone proteggere loro” – si legge nello studio.
L’interrogativo che si pone è, perché le autorità politiche e sanitarie non tengono in considerazione questi studi? Studi i quali confermerebbero che i rischi superano i benefici.
Sulla bassa efficacia dei vaccini si era espresso anche il British Medical Journal, in uno studio riportato da Byoblu, l’articolo è consultabile a questo link.
Dalla Germania il patologo Peter Schirmacher, della clinica dell’Università di Heidelberg, ha messo in evidenza la necessità di prestare maggiore attenzione agli effetti avversi dei vaccini. Ne ha parlato su Byoblu il filosofo Paolo Becchi. Potete guardare il video a questo link.
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