Molti clochard muoiono per ipotermia nelle notti invernali come cani, perché sprovvisti di passaporto verde che avrebbe loro aperto le porte di un rifugio per clochard. Cinque nell’ultimo mese a Roma, 6 dal novembre scorso. Tre solo negli ultimi giorni.
Il 14 gennaio è toccato a un 52enne romeno che dormiva sotto il cavalcavia tra via del Tintoretto e via Laurentina, seguito, nella mattina del 15 gennaio, da un 53enne polacco senza fissa dimora. Entrambi deceduti per assideramento. La stessa fine è toccata alcuni giorni prima a un altro senzatetto che aveva eletto la sua «dimora» nel parco del Torrione, al Prenestino.
Anche il ricevere la carità, in questo inverno 2021-2022, è subordinato al possesso del salvifico green pass che non garantisce l’immunità, non garantisce la protezione dal contagio, non garantisce di «proteggere se stessi e gli altri», ma se non ne sei provvisto muori: non di Covid, ma di freddo...Continua su Articolo Originale...
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