Le sanzioni alla Russia non sono un rischio solo per il caro gas, ma anche per l’export italiano ad Est, che potrebbe subire numerose ripercussioni, come già molte regioni denunciano, su prodotti specifici come sugli indotti generali.
Le sanzioni alla Russia rischiano di danneggiare l’export
Come riporta l’Ansa, con circa 12 milioni di bottiglie all’anno, il mercato russo è destinatario delle esportazioni di circa il 25% dell’Asti doc. Su un settore particolare, dunque, già si intravedono i possibili rischi – denunciati da Confagri – di ciò che sta accadendo in Ucraina e delle reazioni occidentali. Ma l’elenco delle situazioni potenzialmente danneggiate non è corto. Anche a Bologna, come riporta il Resto del Carlino, è una zona che potrebbe subire notevoli ripercussioni, a causa di un valore complessivo per la città e per la provincia di circa 338 milioni di euro annui, per quel che concerne le spedizioni verso la Russia (le stime sono della Camera di Commercio).
Sardegna e Molise, forti disagi
In Sardegna ciò che preoccupa di più sono le esportazioni manifatturiere, spesso dirette a Mosca e a San Pietroburgo. Ma ci sono timori anche per il turismo sardo. Come riporta CagliariPad, secondo l’ Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, al terzo trimestre 2021 l’export delle imprese isolane verso l’ex Unione Sovietica è stato di 13milioni e 600mila euro, su varie merci: abbigliamento, mobili, alimentari, prodotti chimici, legno e sughero.
E per quanto riguarda il turismo, sull’isola arrivano ogni anno 40mila russi. Confartigianato Imprese Sardegna, nella persona del presidente Maria Amelia Lai, esprime le paure del settore: “Siamo molto preoccupati per la situazione che si potrebbe creare con una guerra nel centro dell’Europa, prima di tutto dal punto di vista umano poi anche a livello commerciale con l’interruzione dell’export o con l’imposizione di eventuali altre sanzioni che, quanto meno, metterebbero a rischio i rapporti che le nostre imprese stanno consolidando e accrescendo a Mosca e in tutti gli altri importantissimi centri”...Continua su Articolo Originale...
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