Le sanzioni formulate verso uno dei maggiori produttori mondali di materie prime e di cibo, sta già provocando un’interruzione senza precedenti delle catene di approvvigionamento globali che già si erano affacciate durante la pandemia , esacerbando la carenza di carburante, il costo dell’energia, dei generi alimentari e tecnologici, inducendo livelli cronici di inflazione.
Così negli anni a venire la combinazione di crescita inesistente e inflazione incontrollata costringerà la popolazione a contratti di lavoro a bassissimo salario o/e estremamente precari con un aumento esponenziale di controllo, di compressione delle libertà, compensate da elemosine sociali sotto forma di redditi di cittadinanza che se permetteranno la mera sopravvivenza nella decrescita infelice, toglieranno qualsiasi peso politico alle persone.
Insomma è un altro pezzo di quel medioevo prossimo venturo profetizzato nel reset...Continua su Articolo Originale...
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