Stavolta a lanciare l’accusa è la Cgil. “I lavoratori Amazon sono cronometrati per andare in bagno e vengono puniti con sanzioni disciplinari se i tempi non sono conformi all’algoritmo“. A denunciarlo in una nota la Filt Cgil Torino e Piemonte.
La vicenda, in particolare, riguarda una ragazza di 26 anni, dipendente di Amazon a Torino, addetta alla preparazione di pacchi da spedire.
“L’azienda – spiega il sindacalista Luca Iacomino – le ha contestato di avere sospeso per venti minuti il lavoro all’1,15 di notte, abbandonando la postazione di lavoro per più di venti minuti“.
Per questa ragione alla ragazza è stata comminata una sanzione con un giorno di sospensione.
La Filt Cgil Torino e Piemonte ha quindi interpellato l’Ispettorato del lavoro che “ha dato ragione alla lavoratrice annullando la sanzione disciplinare, giudicata spropositata e priva di ogni fondatezza”...Continua su Articolo Originale...
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