"Porceddu" Sardo (anche conosciuto come Maialetto Sardo)!, Origini e Preparazione made in Sardegna...diffidate dalle Imitazioni!
“porceddu”, “proceddu”, “porcheddu”, “porcetto”, “pulcheddu”, una sfilza di nomi utilizzati per il piatto più famoso e conosciuto dell’Isola a seconda della posizione geografica in cui entra in azione lo spiedo.
Il “porcetto sardo”, per chi viene in vacanza in Sardegna, è il piatto da degustare prima di andare via dall’isola.
Storia
L’idea di consumare il “maialetto sardo” è giunta in Sardegna grazie agli antichi insediamenti spagnoli nell’isola, che per oltre due secoli ha dominato l’isola.
Ancora oggi, in Castiglia il maialino è ancora uno dei piatti tipici della tradizione locale, sebbene venga preparato in modo diverso rispetto al maialino sardo. La cottura, in Spagna, viene fatta al forno e il maialetto viene insaporito con diversi ingredienti come carote, cipolle e sedano.
In Sardegna il porceddu si prepara allo spiedo: si devono utilizzare griglie di cottura per barbecue per garantire un’ottima cottura. La cottura tradizionale del maialetto alla sarda avviene davanti a un bel fuoco: la cottura in verticale è ancora tipica di molte zone del centro Sardegna.
Originariamente consumato dai pastori sardi nel solo periodo pasquale, in quanto il maiale costituiva un’importante risorsa alimentare per le famiglie.
Preparazione
Viene preparato con un maiale giovane di non oltre sei o sette chili, perfettamente pulito internamente ed esternamente, tagliato longitudinalmente e infilato nello spiedo. Viene salato solo a metà cottura in modo che alla fine risulti una cotenna croccante e una carne tenera...Continua su Articolo Originale...
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