"Io domenica andrò a votare a Sciacca, mio comune di residenza, e voterò cinque sì per il referendum sulla giustizia.
Uno, in particolare, mi sta più a cuore, il secondo quesito, quello che riguarda la carcerazione preventiva, e ne parlo con cognizione di causa.... Il sì ha una immediata ricaduta sul punto fondamentale della crisi del processo: la prova.
Tu non mi puoi mettere in galera per un semplice sospetto. Lo puoi fare per i reati contro le persone".
A parlare, in una intervista all'Adnkronos, è l'ex ministro Dc Calogero Mannino. L'ex politico venne arrestato il 13 febbraio del 1995, su ordine di custodia firmato dal gip di Palermo, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il giudice aveva motivato il provvedimento con il pericolo di depistaggi nelle indagini.
Rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia, si ammalò gravemente fino ad arrivare ad uno stato di deperimento che lo portò alla scarcerazione. Ci sono voluti anni e anni di processi. Alla fine Mannino fu assolto da tutte le accuse...Leggi su Articolo Originale...
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