Basti osservare il degradante teatrino degli ultimi giorni, con il Pd che ha chiuso le porte a Renzi e M5S, le ha spalancate a Calenda, prova a riaprirle per la “cosa rossoverde” (ma chi se li fa Fratoianni e i Verdi?) e giusto per scontentare tutti offre pure una corsia preferenziale a Di Maio. Come nani sulle spalle dei nani, il trionfo della miopia.
L’ex capo politico grillino oggi è passato all’attacco del leader di Azione, indigesto a buona parte della coalizione (o di quella che dovrebbe essere una coalizione) per via della sua supponenza malcelata. “Dopo essere partito dal ‘grande centro’, Calenda è diventato un ‘gregario’ della coalizione di centrosinistra”, scrive Di Maio. “Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra. Sorprende, però, che alla fine proprio Calenda – che si innalza a paladino dell’anti-grillismo – nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti. Con questo atteggiamento sta solo disgregando la coalizione di centrosinistra prima ancora che si formi, facendo un regalo alle destre. Ovviamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto”, afferma l’ancora (per poco) ministro degli Esteri.
Il centrosinistra più triste di sempre sembra insomma la caricatura dell’Opera dei Pupi, con la differenza che il teatro tradizionale della marionette è un capolavoro di finezza siciliana, in questo caso siamo di fronte a un battibecco tra marionette...Continua su Articolo Originale...
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