Sono queste alcune cose ritrovate all’interno della casa utilizzata dal super boss Matteo Messina Denaro, nel centro di Campobello di Mazara.
I carabinieri, che da stanotte perquisiscono l’abitazione, hanno insomma rinvenuto materiale che fa pensare a una vita da cittadino comune, che usciva regolarmente, frequentava locali pubblici, faceva sesso.
“Non faceva una vita monastica, in stile Provenzano così per fare un esempio”, ha confermato difatti il procuratore aggiunto Paolo Guido.
Sì perché a quanto pare il capomafia avrebbe avuto diverse frequentazioni con donne. Queste ultime sapevano chi era? Oppure credevano di avere a che fare con un geometra?
La casa – più che un covo un’alcova – dove viveva “da almeno sei mesi”, risulta infatti intestata proprio ad Andrea Bonafede, l’ormai noto geometra che avrebbe prestato la sua identità al boss, con tanto di carta d’identità usata per anche per presentarsi alla clinica de La Maddalena a Palermo, dove Messina Denaro era in cura da oltre un anno.
“Matteo Messina Denaro abitava qui da almeno sei mesi. Un appartamento, ben ristrutturato, che testimonia che le condizioni economiche del latitante erano buone. Arredamento ricercato, di un certo tenore, non di lusso ma di apprezzabile livello economico...Continua su Articolo Originale...
Commenti
Posta un commento