Con un po’ di attenzione, dunque, si potrà evitare l’acquisto di simili prodotti, se non graditi. Occhio, però: i prodotti che utilizzano grilli non lo scriveranno in maniera esplicita, ma si limiteranno a indicare il nome scientifico dell’animale con nomenclatura latina, ovvero “Acheta domesticus“.
Qualora leggiate questo nome in etichetta, dunque, sappiate che l’alimento è stato ottenuto da farina di grillo.
Discorso analogo per gli alimenti derivati dalle larve del verme giallo della farina: il nome che sarà segnalato è “Tenebrio Molitor“, oppure la larva del verme della farina minore individuato con “Alphitobius diaperinus“.
Non è detto, comunque, che sulla confezione non possano esserci altri riferimenti visibili.
Onde evitare sorprese, però, meglio fare attenzione...Continua su Articolo Originale...
Commenti
Posta un commento