Nella storia della Repubblica italiana Bettino Craxi è l’unico leader politico di sinistra che ebbe la statura di statista, nonostante le ombre e le cadute. Nella storia d’Italia il suo unico, autorevole precedente è stato Francesco Crispi, a parte Mussolini. Oggi, a venticinque anni esatti dalla sua morte, dovremmo tutti riconoscerlo.
Craxi è stato l’ultimo statista di Sinistra degli ultimi quarant’anni, anzi l’ultimo leader politico lo definì allora e ora lo ripete pure Aldo Cazzullo nel titolo del suo libro su Craxi. A proposito di biografie appena uscite, un’onesta ricostruzione è Il fantasma di Hammamet di Massimo Franco, come il libro-ricordo di sua figlia Stefania, All’ombra della storia.
Craxi fu la bestia nera del consociativismo tra cattolici, comunisti, laici, salotti buoni e Confindustria, col sostegno della grande stampa; voleva modernizzare la sinistra e sdoganare la destra (fu il primo a farlo, dopo vennero Cossiga e infine Berlusconi), liberandosi dalla pregiudiziale antifascista e dell’arco costituzionale; pensò a una grande riforma istituzionale con l’elezione diretta del Capo dello Stato. Favorì la revisione storica, rilanciò la passione nazionale e risorgimentale.
Il suo governo, il più duraturo della prima repubblica, coincise con un periodo di benessere, vitalità imprenditoriale e prestigio internazionale, da quinta potenza mondiale...Continua su Articolo Originale...
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